Cosseria
(13 aprile 1796)

Première vue du château de Cosseria où le général Provera est bloqué avec ses troupes par le général Augereau, le 13 avril 1796.
Acquarello, mm 530 x 800. Parigi, Versailles e Trianon
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Deuxième vue du vieux château de Cosseria, le lieutenant général Provera sommé de se rendre à discrétion, demande à capituler, le 15 avril 1796.
Acquarello, mm 530 x 800. Parigi, Versailles e Trianon
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Attaque de Cosseria le 24 germinal an 4. 1796, tavola 13.
Disegno a penna, inchiostro di china, acquarello, mm 400 x 825. Torino, Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea
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Augereau, al comando dell'ala sinistra dell'armata francese, come ordinatogli, si mette lungo la strada per Ceva; Massena, con il centro, si dirige verso Dego e Laharpe, con l'ala destra, raggiunge le alture di Cairo Montenotte. Gli Austriaci nel frattempo sono riusciti a insediarsi con la loro destra sulle colline di Cosseria che dominano i due bracci della Bormida. A Millesimo, occupata dai Piemontesi e da truppe del generale Colli, Augereau si scontra con l'esercito nemico. Riesce a occupare con un'azione decisa le gole, accerchia Cosseria e taglia fuori il Generale Provera che, con la sua retroguardia, è costretto a rifugiarsi tra le rovine del vecchio castello. Lo scontro è durissimo. Il generale francese quel giorno ha ai suoi ordini 4 mezze brigate e soltanto 4 cannoni. Le 4 mezze brigate sono raggruppate in due brigate. La brigata Banel, con la quarta mezzabrigata leggera (Mesnard o Ménard) e la 18a (Joubert). La brigata Quesnel con la 69a (Victor) e la 39a (Beyrand). Per un totale di 8000-9000 uomini.

Augereau fa piazzare i suoi cannoni rispondendo al fuoco nemico e mandando poi avanti i suoi granatieri. Inutilmente. Nel castello, la piccola guarnigione di 900 granatieri austriaco- piemontesi resiste eroicamente. Alle 11 del mattino del 13 aprile il primo assalto francese, guidato da Banel, fallisce. Augereau porta ai nemici un'intimidazione scritta da Napoleone stesso. Ha un dialogo con Provera. Il generale vorrebbe incontrare Napoleone per avere la garanzia di una resa onorevole, ma questi non è più a Cosseria; si è infatti allontanato per controllare gli altri campi di battaglia. Le trattative sono interrotte. Il secondo assalto francese è ancora più audace e pericoloso. Le tre mezze brigate guidate dal generale brigadiere Joubert al centro, Banel a sinistra e Quesnel a destra riescono a giungere sin sotto gli steccati e riescono quasi ad abbattere le palizzate lungo il parapetto. I difensori usano di tutto per bloccare gli assalitori; persino pietre al posto delle munizioni, che scarseggiano. Una di queste colpisce Joubert. Sembra che i piemontesi avessero adottato l'efficace tattica di sostituire i tiratori trincerati dietro gli steccati ad ogni scarica, in modo da contrapporre un fuoco continuo agli assalitori, che cadono quindi uno dopo l'altro.

Durante uno di questi assalti Banel e Quesnel rimangono uccisi. Le colonne francesi ripiegano. Secondo fonti francesi questo secondo attacco costa alle truppe napoleoniche più di 1000 uomini, tra morti e feriti. Augereau invia un'altra intimidazione a Provera che la rifiuta. Dietro richiesta del comandante piemontese, però, viene concessa una tregua di 2 ore per soccorrere i feriti, alcuni dei quali saranno portati alle ambulanze francesi. Napoleone è irritato. Il contrattempo di Cosseria sta facendo slittare e ritardare tutti i piani. Napoleone teme che, venuto meno l'effetto sorpresa, Beaulieu approfitti della situazione per attaccare da Dego la debole ala sinistra di Massena. Per non correre rischi inutili, nella notte, gran parte della divisione di Augereau viene inviata a portar rinforzi a Massena. Solo una brigata del generale francese rimane nei pressi di Cosseria. All'alba del 14 aprile Provera riprende i colloqui con Augereau. Insiste perché, in caso di resa, la truppa possa rientrare in Lombardia e in Piemonte, ma Augereau rifiuta. Concede solo che gli ufficiali conservino le loro armi e rientrino ai loro focolari, accompagnati da un sergente di ogni compagnia, da due volontari cadetti di Monferrato, dall'Ordinanza del generale Provera. La truppa, invece, sfilerà con le sue armi davanti ai francesi, per gli onori militari. Poi, deposte le armi, sarà fatta prigioniera.

Provera, ormai allo stremo delle forze, accetta. Il presidio di Cosseria capitola. Quella di Cosseria è una delle battaglie della campagna di Germinale in cui i francesi hanno perso più uomini. Anche gli Austriaci hanno subito perdite altissime. Molti i prigionieri, per non parlare dei pezzi di artiglieria e delle numerose bandiere cadute in mano dei francesi. A questo punto Augereau si porta verso Millesimo. Le vittorie su più fronti riportate da Napoleone nei giorni 12, 13, 14 aprile hanno permesso al generale di raggiungere uno dei più importanti obiettivi prefissati: separare l'esercito piemontese da quello austriaco.

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